Gli 11 milioni di italiani che usano medicinali omeopatici ed i 20.000 medici che li prescrivono si apprestano a festeggiare, il prossimo 10 aprile, la Giornata Mondiale dell’Omeopatia, un settore che da’ lavoro, tra impiego diretto e indotto, a 4000 famiglie e fattura circa 320 milioni di euro. A fare il punto sui numeri della medicina fondata dal medico tedesco Samuel Hahnemann, in occasione dell’anniversario della sua nascita, è Omeoimprese, l’associazione che riunisce le imprese produttrici e distributrici del settore. Sono oltre 30 milioni le confezioni di medicinali omeopatici vendute nel 2013 e 25.000 le tipologie di prodotti presenti sul mercato dal 1995 ad oggi. “Se non si interviene con urgenz a, però – denuncia Omeoimprese – entro il 2016 il numero di medicinali omeopatici realmente disponibili in Italia sarà insufficiente per coprire le necessità terapeutiche”. Il problema nasce a causa degli altissimi prezzi di registrazione dei farmaci omeopatici introdotti con la legge Balduzzi, che rendono ‘controproducente’, per le aziende, produrre medicinali che sarà poi troppo costoso introdurre sul mercato. Un tema del quale anche il Parlamento si era occupato nei mesi scorsi. “A febbraio erano stati presentati emendamenti importanti per il nostro settore che avrebbero dato respiro all’industria italiana, pur nella tutela della salute dei cittadini”, afferma Fausto Panni, presidente Omeoimprese. Ma, aggiunge, ”sono stati ritirati a fronte di un impegno preciso del ministro Lorenzin a mettere mano alla materia per trovare una solu zione che permetta il mantenimento dei medicinali omeopatici già in commercio”. Tutte le associazioni dei medici e dei pazienti che utilizzano medicinali omeopatici hanno sottoscritto un documento, inviato alle istituzioni coinvolte, “per sottolineare la necessità di giungere a una soluzione”. (ANSA)